La storia

Giovanni Aragona Presidente della Pubblica Assistenza Porto Azzurro

1985 – Giovanni Aragona, Fondatore della 

“Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro…”

La Storia della nostra associazione inizia nel 1985, quando Giovanni Aragona, promotore di numerose iniziative ambientaliste in difesa e per la promozione del Patrimonio Naturale e paesaggistico dell’Isola d’Elba, abbandonò la sua ultima associazione; l’Associazione Ecologica Elbana. Erano anni duri per l’Ambiente della nostra Isola, numerosi incendi distrussero il suo patrimonio boschivo e proprio in quella stagione estiva appena conclusa, durante un incendio di vaste proporzioni nell’Elba Occidentale (S. Ilario), persero la vita 4 giovani turisti che si trovarono sulle strade percorse dal fuoco.

La mancanza di organizzazione antincendio, di controllo della viabilità, di coordinamento delle poche Forze impegnate si faceva sentire ogni stagione estiva. Per questo Giovanni abbandonò l’associazione motivando la sua scelta verso un azione più concreta e più attiva che non il semplice, anche se importante, illustrare e denunciare carenze a difesa del territorio naturale dell’Isola d’Elba.

Giovanni Aragona nel Settembre 1985 inizia una serie di riunioni con persone a lui vicine, ma soprattutto con i giovani del paese convinti dell’importanza attiva e organizzata della lotta contro gli incendi boschivi.  Ecco quindi che nel Novembre 1985, nasce la ” Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro “.


1985 – 1988 Tre anni di organizzazione e intensa attività Antincendio –

Con la Relazione del nostro Presidente in occasione della

 1° Festa della Protezione Civile Porto Azzurro.

 foto incendio isola d elba“…desideriamo che questa Festa del Volontariato della Protezione Civile di Porto Azzurro, continui anche negli anni prossimi, completandola con altre manifestazioni insieme ai vari organismi di intervento e di strutture ufficiali del Ministero.

La prima domanda che ci siamo posti all’inizio, era quale importanza ed eventuale successo poteva avere la costituzione di una associazione di Protezione Civile in un paese, un isola dove poco o niente succede, che non è suscettibile (fortunatamente) a calamità naturali e dove la gente rimane insensibile a certi problemi sul posto, dove menefreghismo, individualismo e pettegolezzo sono caratteristiche locali accentuate che ostacolano ogni iniziativa al di fuori della norma abituale.

Rispondendo a queste domande, discutendo con i giovani di Porto Azzurro, nell’inverno 85, abbiamo organizzato diverse riunioni nelle quali è uscito uno Statuto di base, un regolamento interno che modifichiamo ogni anno in base all’esperienza acquisita. Ci sembra aver centrato nell’attività della “Squadra”, quei requisiti indispensabili per una associazione, prima di tutto culturale educativa, informativa verso quei settori come quello antincendio, non solo boschivo, ma anche di primo soccorso in generale, utile al singolo per tutta la vita. Conoscere tecniche, attrezzature e pratiche di sopravvivenza che danno carattere al giovane, lo rendono più sicuro in se stesso e di fronte agli imprevisti. Tramite esercitazioni e veri e propri interventi diretti gli associati insegnano e imparano in egualmodo ad essere meno individualisti, ad aiutarsi a vicenda in caso di pericolo e, comunque, rimanere sempre in buoni rapporti di amicizia, ridimensionando l’arrivismo, l’orgoglio personale.

Ecco quindi che leggendo le finalità del nostro Statuto si può rilevare la caratteristica educativa dell’associazione verso una nuova mentalità e coscienza delle problematiche della Protezione Civile in generale…   Una coscienza nuova di responsabilità civile utile a se stessi e verso gli altri. Idonea per intervenire qui all’Elba, ma per organizzarci se ce ne sia bisogno, ed intervenire in occasione di calamità naturali anche in zone fuori dall’Isola.

Con queste basi abbiamo iniziato l’attività nella primavera del 1986 con il primo servizio pubblico in occasione del disastro di Cernobyl: periodo  durante il quale l’Elba era invasa da migliaia di turisti e che la stampa locale e nazionale indicava uno spostamento della nube radioattiva verso l’Italia centrale e anche sopra la nostra zona. Ci siamo preoccupati di allestire due bollettini pubblici, uno esposto in Piazza Matteotti e uno in Via Marconi, che aggiornati ogni 4 ore indicavano fortunatamente l’assenza di aumento di radioattività provocata dalla nube tossica….

Durante le edizioni del Rallye dell’Isola d’Elba, abbiamo organizzato insieme al Comitato organizzatore una completa assistenza sul percorso  composto da unità mobili, volontari in diverse  zone e addetti al traffico per rendere le strade più sicure.

Certamente il programma antincendio boschivo è quello che ci impegna maggiormente. Abbiamo iniziato effettuando rilievi fotografici sulle colline più alte del Comune per segnalare postazioni di vedetta dove si potesse vedere la maggior parte del territorio elbano.  Proprio con queste “zone vedetta” panoramiche, abbiamo iniziato il programma antincendio di prevenzione in collaborazione con il Corpo Forestale.

Il Servizio è svolto tutte le sere dal 1° Luglio al 31 Agosto dalle ore 21,30 alle ore 2 di notte tutti i giorni. Ogni sera due volontari a turno con i propri mezzi, raggiungevano le postazioni fisse o un percorso mobile dove si poteva controllare i Comuni di Porto azzurro, ma anche Portoferraio, Rio Marina, Rio nell’Elba e Capoliveri, Lacona compresa.  In caso di principio di incendio, veniva allertato via radio il Corpo Forestale di Portoferraio che raggiungeva immediatamente il posto. Subito dopo partiva anche la nostra squadra antincendio composta da 40 persone.  Questi i primi numeri: 270 ore notturne di sorveglianza, 2351 chilometri percorsi, partecipazione diretta a 38 incendi con 304 presenze di volontari e 800 ore sul fuoco, molte delle quali notturne..”

La Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro con il Generale Luigi Poli (1987)

La Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro con il Generale Luigi Poli (1987)

Già nel 1987 la nostra associazione in occasione della manifestazione  indicava per il servizio antincendio boschivo le prime direttive agli amministratori dell’Elba…

“…per questo vorrei rivolgermi ancora una volta alle amministrazioni comunali affinchè si organizzano in base alla legge n°47 del 1° Marzo 75 e la legge Regionale Toscana 52 del 30 Agosto 73 per realizzare Piani antincendio boschivi in collaborazione con la Comunità Montana.. “

“…sollecitiamo la creazione fra Comuni e associazioni di un Comitato di coordinamento per il servizio antincendio boschivo dell’Isola d’Elba dove ognuno possa esprimere il suo operato, ma nello stesso momento sempre coordinato con tutte le forze…”

“…chiediamo che ogni amministrazione comunale inserisca un assessorato alla Protezione Civile al fine di avere sempre un punto di riferimento organizzativo…”

“… chiediamo che si possa arrivare alla realizzazione di un Centro Sociale Porto Azzurro dove tutte le associazioni possano “alloggiare” e insieme creare quella attività fatta da giovani, adulti e anziani per una migliore socialità del paese e delle generazioni future…”

Si pensava al servizio ambulanza a Porto Azzurro..

“… possiamo prendere in discussione il progetto gestione ambulanza a Porto azzurro che però potrà iniziare se ci saranno giuste e concrete garanzie di collaborazione con l’amministrazione comunale….”

Il nostro Presidente Giovanni Aragona, si riferiva in questo brano alla richiesta di ottenere una sede sociale, che potesse essere idonea sia per il servizio antincendio che per il servizio ambulanza.

“… vorrei concludere augurando a tutti che questa associazione possa incrementarsi, sempre di più, particolarmente con i giovani, perché l’Elba di domani è di loro e la Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro vuole essere un mezzo, fra tanti, che possa contribuire non solo teoricamente ma soprattutto in pratica ad esprimere veri uomini e cittadini di domani, in una Società giusta, dove valorizzare se stessi significa anche aiutare gli altri nel benessere di tutti…”

Giovanni Aragona          Porto Azzurro 28.06.1987           1° Festa della Protezione Civile Porto Azzurro


1988 – 1991:
Continua l’attività antincendio boschivo,
 ma si programma anche il

servizio ambulanza a Porto Azzurro….

Gli anni seguenti alla Festa della Protezione Civile, vengono impiegati per trovare soluzioni idonee per organizzare il servizio antincendio boschivo. Prima di tutto si insiste con l’amministrazione comunale per avere una sede sociale in quanto attualmente non abbiamo nessun posto per realizzare un magazzino materiale AIB, per fare riunioni e …crescere. Il problema rimane in questi anni: viene preso in considerazione anche la gestione del servizio ambulanza, pur di ottenere una sede (si mirava ad ottenere quella di Piazza Eroi della Resistenza) comunale, ma l’amministrazione comunale rimane insensibile. Per questo il nostro Presidente invita l’associazione ad andare avanti per la nostra strada.

Lui stesso mette a disposizione un locale in Via Kennedy 4, pagando l’affitto al proprietario, ma questo per noi fu la possibilità di continuare l’attività e sperare per il futuro.

Si è lavorato giorno e notte, nelle ore libere per sistemare quella che prima era un semplice magazzino di vecchia data, e fu  ristrutturato con bagno, sala  TV, divani, centralino. Questa fu la prima sede della Squadra Volontari Protezione Civile Porto Azzurro, dove ci si poteva ritrovare in qualsiasi momento, discutere, fare riunioni ecc.. Da questa svolta, ecco la volontà di continuare non solo per il servizio antincendio, ma iniziare un servizio ambulanza tutto nostro, anche perchè attualmente l’amministrazione seguiva un suo progetto “privato”,da noi contestato.

Abbiamo realizzato il nuovo Statuto e registrato, ci siamo iscritti alla attuale Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e grazie alla sua sede regionale ci viene concessa una prima ambulanza: un Wolksvagen  Transporter denominata “Porto azzurro 3”, in quanto veniva subito dopo all’auto Renault usata per il pattugliamento AIB e dopo “l’ambulanza-non ambulanza” che ci aveva fornito il Comune di Porto Azzurro per trasporto solo di volontari AIB sugli incendi, con l’obbligo di non usarla come ambulanza.

Nel frattempo si continua nel nostro limite a partecipare alla prevenzione degli incedi boschivi del 88/89/90 e ci viene inviato per la nostra “costante attività organizzata” il merito dal Ministero della Protezione Civile:

“…L’azione della Squadra Volontari Protezione Civile Porto azzurro, s’inquadra nel contesto di una presenza volontaria diffusa ed articolata, la sola in grado di assicurare un efficace supporto al sistema di Protezione Civile.    Associazioni simili alla vostra costituiscono infatti un momento significativo nella predisposizione di una rete organizzativa diffusa su tutto il territorio nazionale ed idonea ad assicurare incisive iniziative di primo intervento”…

Elveno Pastorelli   

Ufficio del Ministro Protezione Civile Roma


E anche dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato:

 “…Lo scrivente ha potuto appurare il rilevante contributo offerto dai volontari di codesta associazione, durante la decorsa stagione estiva, nella lotta agli incendi boschivi. Nel mentre si esprime il più vivo apprezzamento per l’opera prestata si auspica che eguale e, se possibile, migliore apporto possa essere fornito da codesta associazione durante la prossima estate e cosi negli anni avvenire “…

  Ispettore Generale Dr. Renzo Pivi, 

Corpo Forestale dello Stato Prov. Livorno


i primi mezzi mobili della Protezione Civile Porto AzzurroCon gli inizi del 1990, l’associazione diventa Pubblica assistenza ANPAS, viene convenzionata con la Usl locale per il trasporto ambulanza, l’ambulanza usata Wolksvagen PA3, sosta sotto la nostra sede in Via Kennedy e parte quindi il servizio Ambulanza della nuova ” Pubblica Assistenza Protezione Civile Porto Azzurro”.

In questo anno la cittadinanza riconosce il nostro operato, vengono fatti oltre 120 interventi ufficiali di emergenza sanitaria, garantito il turno 24 ore su 24 con volontari appositamente addestrati al pronto soccorso e …. il progetto “privato” comunale inizia a …fare acqua da tutte le parti fino a quando nel 1991…il Sindaco di Porto Azzurro (Dr.Papi) ci chiama e ci affida l’ambulanza Fiat Ducato Comunale, dichiarando fallito il progetto sanitario comunale.    Per noi è la prima soddisfazione e riconoscenza…

Dal 1991, quindi la nostra associazione rimane da sola a Porto Azzurro a garantire il servizio sanitario di emergenza in modo continuativo e sempre più organizzato professionalmente, tanto è, che veniamo chiamati per intervenire anche negli altri paesi dell’Elba.   Dopo l’ambulanza comunale ecco la tanto attesa Sede Sociale in Piazza Eroi della Resistenza (quella attuale) ottenuta dopo 10 anni di lunga e dimostrata attività (grazie al Sindaco Maestro Veniero Tocci)…


 1995 – Porto Azzurro, celebrato il decennale 

e inaugurata la nuova sede di Piazza Eroi della Resistenza

 …Dalla relazione del nostro Presidente Giovanni Aragona, in occasione della cerimonia del 1° decennale di attività sociale. (Porto azzurro 10 Dicembre 1995)…

“… Porto Azzurro, è sempre stato il paese che ha dato alla lotta contro gli incendi boschivi, quella forza comune di partecipazione che si è distinta negli anni. Ricordo ancora, l’abitudine di suonare le campane della chiesa ogni volta che si segnalava un incendio. Prontamente la cittadinanza rispondeva all’appello; giovani e adulti si mobilitavano insieme per intervenire immediatamente e con successo….

Nei primi cinque anni, il servizio AIB ha rappresentato per la nostra associazione la base principale di attività.

Da allora giorno per giorno, siamo stati sempre alla ricerca di collaborazione con le Autorità preposte, come il Comune, Comunità Montana, Provincia e Regione. Ma devo dire è una collaborazione che ha trovato sempre tanti discorsi, tante promesse ma pochi fatti concreti.  Malgrado ciò si è cercato di andare avanti…. e oggi la nostra associazione ha partecipato ad oltre 100 incendi per un totale di circa 3.000 ore di volontariato fra servizio di pattugliamento e di estinzione non solo a porto Azzurro, ma anche negli altri paesi dell’Isola d’Elba…

Oggi per noi volontari è quasi impossibile affrontare una organizzazione di una squadra antincendio, senza che ci sia la collaborazione finanziaria degli Enti preposti. Non è più possibile presentarci sugli incendi con abbigliamento normale; ma per motivi di sicurezza e di assicurazione, dobbiamo avere un abbigliamento totale ignifugo e relativi accessori antinfortunistici omologati. Una spesa che si aggira a circa 800mila lire a volontario. A  questo, dobbiamo aggiungere che dopo dieci anni, non abbiamo,  un mezzo mobile antincendio e devo dire siamo stanchi di intervenire in queste condizioni….

Siamo arrivati per costante volontà nostra (e sacrificio personale di tutti) ad avere un servizio ambulanza di tutto rispetto nel nostro paese, veloce e sicuro anche professionalmente, ritrovando nei nostri concittadini sempre più consensi…

Ogni anno i servizi aumentano sempre più: con due ambulanze disponibili, 27 volontari, turni coperti giorno e notte tutti i giorni. Dai 110 servizi iniziali del 90, saliamo a 205 nel 91, 322 nel 92, 304 nel 93, 338 nel 94 e quest’anno al 30 Novembre abbiamo già superato i 400 servizi….

Siamo  sempre attenti alle problematiche della vita quotidiana locale, nazionale e internazionale. Ecco che rispondiamo immediatamente all’appello del Novembre 91, allo scoppio della crisi dell’ex Yugoslavia, realizzando una raccolta di indumenti e generi alimentari per la Croazia. Ancora una volta abbiamo portato alto il nome di Porto Azzurro, quando nel 93 abbiamo organizzato una giornata ricreativa per i bambini di Cernobyl in visita all’Isola d’Elba….Abbiamo sempre dato una mano a chi faceva richiesta di collaborazione per organizzare iniziative ricreative, sportive e folcloristiche…

Abbiamo realizzato anche nel nostro paese l’iniziativa “Un Bonsai per la vita”… ci siamo allertati con una squadra pronta alla partenza per l’alluvione del Piemonte, nel Novembre 94 e creato un centro raccolta materiale per quelle zone…

Servizio antincendio boschivo, servizio ambulanza, Protezione Civile in generale…ma non basta!.

Dal 1992 tenendo fede al programma dell’Anpas regionale abbiamo organizzato il nostro Gruppo Donatori Sangue Protezione Civile Porto Azzurro”, unico dell’Anpas all’Elba e nella Provincia di Livorno…

… Questa sede ci permetterà di organizzarci per un miglior servizio soprattutto estivo, quando c’è la necessità di far arrivare dalle altre Pubbliche Assistenze altri volontari a copertura dei servizi scoperti.

Invito ad essere sempre più vicini alla Pubblica assistenza, ricordarsi che tutto quello che facciamo è nell’interesse del paese e finché ci sarà collaborazione da parte dei cittadini e soprattutto dell’amministrazione comunale, la nostra attività andrà sempre migliorando, offrendosi sempre più professionalmente al servizio di Porto Azzurro e dell’Isola d’Elba…

Giovanni Aragona           10 Dicembre 1995     (cerimonia inaugurazione Sede Sociale)


1996 – 2000 il servizio ambulanza, il 118,

la formazione, l’emergenza con il medico e il telesoccorso,

diventano i settori principali di attività dell’associazione.

L’attività della nostra associazione va sempre più perfezionandosi, lasciando da parte (sospeso) il settore della Protezione Civile per dedicarsi maggiormente al settore sanitario e sociale. Dopo l’acquisizione di un primo pulmino, un Piaggio Porter per svolgere trasporto sociale per conto del Comune di Porto azzurro, riesce nel 1999 ad acquistare un Fiat Scudo attrezzato con sollevatore per offrire maggiore comodità a garanzia dei servizi richiesti.    Nel 1998 finalmente, grazie al contributo in parte dell’amministrazione comunale arriva l’Ambulanza medica 118, un Ducato A attrezzato per l’emergenza che permette di ottenere la convenzione per il servizio con il medico a bordo dell’ambulanza durante la stagione estiva.

Ma vediamo gli altri settori dalla relazione del nostro Presidente Giovanni Aragona in occasione dei 15 anni della attività della Pubblica Assistenza Protezione Civile Porto Azzurro che si è svolta a Dicembre 2000 alla presenza di decine e decine di volontari provenienti da tutta la Toscana.
dalla relazione del Presidente Giovanni Aragona

in occasione della cerimonia del 15° anno di fondazione (17 Dicembre 2000)

“…nuove Leggi regionali impongono maggiore formazione del personale sulle ambulanze e per questo viene realizzato proprio a cura della nostra Pubblica Assistenza il “Centro Formazione Volontari Isola d’Elba,” con lo scopo di formare nuovi soccorritori e adeguare tutte le pubbliche Assistenze dell’Isola alle nuove normative regionali. Oggi sono oltre 250 i nuovi soccorritori diplomati che fanno servizio sulle ambulanze dell’Isola, grazie al nostro impegno organizzativo.

Approfittando della organizzazione capillare delle Pubbliche Assistenze, viene costituito prima il nostro Gruppo Donatori Sangue Protezione Civile Porto Azzurro nel 1992 e da quest’anno diventa “Associazione donatori sangue Anpas Isola d’Elba” con sede operativa elbana, la nostra Pubblica Assistenza e a cui partecipano attualmente le Pubbliche Assistenze di Cavo, Rio Marina, Capoliveri e Campo nell’Elba. Sono oltre 350 le donazioni effettuate presso il Centro Trasfusionale di Portoferraio, ma anche a Livorno e una perfino in Messico.

Da citare anche la sezione Midollo Osseo che ha permesso la prima donazione di Midollo Osseo dell’Isola d’Elba da parte di una nostra volontaria, effettuata nel 1997 all’Ospedale di Careggi di Firenze e destinata ad una bambina di 8 anni.

Il servizio ambulanza curato giornalmente con sacrificio personale di tanti volontari conta oggi oltre 7000 interventi effettuati divisi fra trasporti ordinari, di emergenza, dialisi, trasferimenti fuori dall’Elba, terapie e trasporto sociale.

Dal 1998 durante la stagione estiva viene effettuato il servizio di emergenza 118 con medico a bordo, con un ulteriore impegno e difficoltà per tutti noi, ma consapevoli dell’importanza che questo servizio si propone per tutto il versante Orientale dell’Isola.

Proprio per arginare e migliorare la presenza e professionalità che questo servizio comporta, è stato realizzato dal 1996 il “Progetto Estate Sicura” aperto alle Pubbliche Assistenze italiane che inviano i loro soccorritori abbinando attività sanitaria e giustamente, anche un po’ di vacanza nella nostra Elba.

E’ proprio alla organizzazione di questo Progetto che dobbiamo la copertura di tutti i turni estivi che potevano rimanere scoperti a causa della diminuzione dei nostri volontari, impegnati nel lavoro stagionale estivo.

Ma l’aspetto sociale e culturale della Pubblica Assistenza Porto Azzurro non si ferma al trasporto con ambulanza; offre dal Febbraio scorso una importante realtà per tutti gli anziani e le persone sole; “Elba Telesoccorso”, un progetto unico all’Isola d’Elba a cui attualmente aderiscono i Comuni di Porto Azzurro e Rio nell’Elba e molte richieste personali fanno pensare al coinvolgimento fra breve di tutto il comprensorio elbano .

Un impegno anche questo notevole, perché si tratta di offrire un servizio di ascolto telefonico e di intervento, 24 ore su 24, a persone anziane che potrebbero trovarsi in difficoltà in ogni momento.

Il Progetto permette di dare loro un contatto amichevole e di conforto, che sentiamo importante per questi anziani, costretti per vari motivi familiari o di salute, a rimanere soli nelle proprie abitazioni.

Ma la pubblica assistenza Porto Azzurro non può programmare iniziative future, impegnative come abbiamo visto, se, non pensiamo di creare una base volontaria giovane che possa essere formata giorno dopo giorno insieme a tutti noi.

Per questo nasce proprio quest’anno la volontà di aprire al mondo giovanile con un settore tutto nostro chiamato ” Centro Giovani Porto Azzurro”.

E’ proprio a questa nostra sezione giovanile che si offre uno spazio concreto dove i giovani possano incontrarsi, discutere, organizzare iniziative non solo ricreative (come feste, giochi, gite) ma anche culturali ed educative, dove i protagonisti siano soprattutto loro stessi, con le loro idee, i loro desideri e le loro responsabilità che matureranno giorno per giorno nel futuro.

E’ proprio con questi giovani che la Pubblica Assistenza Porto Azzurro, affronterà i programmi futuri, offrendo loro piena fiducia per quella Società che sarà domani sotto la loro responsabilità.

E i risultati iniziano a farsi vedere: oltre ad un vasto elenco di iniziative che il Centro Giovani ha realizzato quest’anno, che avrete modo di conoscere nel prossimo notiziario associativo, dobbiamo far notare il coinvolgimento a questa realtà dei genitori sempre più attivi nei nostri programmi.

C’è la possibilità che dal prossimo anno si possa ricostituire la Squadra Antincendio, se ci saranno concrete risposte di collaborazione da parte degli Enti preposti, oltre per avere un mezzo mobile attrezzato.

Possiamo confermare, che proprio fra giorni, grazie al “Centro Giovani Pubblica Assistenza” e la collaborazione del Comune, Porto Azzurro sarà il primo paese dell’Elba ad avere un “Point informatico” collegato con ” l’ Informagiovani ” di Portoferraio e con la rete telematica con lo scopo di dare a tutti i giovani, qualsiasi informazione di carattere scolastico, lavorativo o di studio.

Abbiamo la possibilità di fare dei corsi base di computer per avvicinare i giovani e gli adulti all’informatica, visto che oggi non se ne può fare più a meno.

Tutta la nostra attività viene descritta e commentata in Rete, attraverso il nostro Sito Internet.

E con Internet nella nostra sede abbiamo aperto le finestre alla cultura e all’informazione a cui tutti e in particolare i nostri giovani si devono avvicinare con serietà, con coscienza e fiducia.

Come vedete le iniziative che ci proponiamo sono tante e altre sono nel cassetto.

Dopotutto se la Pubblica Assistenza festeggia oggi 15 anni, con i suoi 280 Soci, 40 volontari attivi, 38 Donatori Sangue, 60 giovani e altrettante famiglie, significa aver creato e mantenuta una realtà culturale e sociale importante per tutti, che deve essere tenuta in considerazione per chi vuole veramente la valorizzazione e il benessere di Porto Azzurro e dell’Isola d’Elba…”

Giovanni Aragona     Porto Azzurro   17 Dicembre 2000   (15° anno di Fondazione P. Assistenza P. Azzurro)


 I festeggiamenti per i venti anni della

Pubblica Assistenza di Porto Azzurro

1985-2005

gruppo volontari pubblica assistenza porto azzurroDue giorni di festa quelli di Sabato e Domenica per la Pubblica Assistenza Porto Azzurro e il paese che si è rivestito di arancione con volontari provenienti da diverse parti dell’Elba e dal Continente per dare il loro augurio alla locale associazione portoazzurrina.
Uno stand con una pesca di beneficenza con lo scopo di dotare un nuovo defibrillatore l’ambulanza medica 118 e la distribuzione di materiale informativo sulla associazione, un pomeriggio divertente quello del sabato con numerosi giochi per bambini coordinato dal Gruppo ricreativo di Maura e Daniela Rocco e uno spettacolo serale eccezionale con l’esibizione di danza del Gruppo “Amici del Ballo” e del gruppo musicale “ Corte dei Miracoli ”. Una serata di musica per tutti i gusti che ha accolto nella Piazza Matteotti di Porto Azzurro centinaia di persone e turisti, sfidando il vento che comunque non ha fermato la voglia di festeggiare insieme ai volontari della Pubblica Assistenza.
La Cerimonia del ventennale si è svolta Domenica mattina nella sala consiliare del Comune di Porto Azzurro affollata di volontari in rappresentanza delle varie associazioni.
Il Presidente Giovanni Aragona ha descritto nel suo intervento le varie tappe della associazione dal 1985, quando l’attività della “Squadra Volontari Protezione Civile” era del solo antincendio boschivo, ad oggi come “ Pubblica Assistenza Porto Azzurro” quale associazione di volontariato importante e qualificata che ha saputo cogliere e programmare per Porto Azzurro e per l’Elba numerose iniziative umanitarie e qualificarsi oltre che nel settore AIB (antincendio boschivo) anche a quello sanitario per l’emergenza 118, a quello della donazione del sangue e del midollo osseo, ai servizi sociali importanti come quello del servizio comprensoriale “Elba Telesoccorso” per gli anziani e le persone sole, conosciuto e funzionante in tutta l’Isola.
Giovanni Aragona ha voluto sottolineare l’importanza della Pubblica Assistenza, che vuole essere non solo un associazione per… il servizio ambulanza, ma occasione dei giovani quale punto di aggregazione culturale per indirizzare loro verso una società futura più solidale verso il prossimo allontanandoli da vie…meno sicure. Un invito quindi agli adulti, ai genitori per indirizzare verso l’attività della associazione i giovani e agli amministratori di creare nuovi spazi per il settore giovanile.
Riconoscimento da parte di Luca Simoni a nome del Sindaco del Comune di Porto Azzurro che ha voluto ricordare l’impegno positivo prestato in questi anni dalla Pubblica Assistenza Porto Azzurro per i servizi spesso richiesti dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute.
Anche il Dr. Attilio Farnesi rappresentante dell’ANPAS, Associazione nazionale pubbliche Assistenze di Firenze, ha riconosciuto il ruolo importante della Pubblica Assistenza Porto Azzurro nel contesto elbano e nelle numerose iniziative svolte che ne fanno una associazione completa nei vari settori di intervento in emergenza e di solidarietà. Auguri anche da Paolo Magagnini in qualità di Coordinatore elbano delle associazioni Anpas il quale ha illustrato il ruolo importante delle Pubbliche assistenze all’Elba, di cui la Pubblica Assistenza Porto Azzurro ne è stata sempre una delle protagoniste.
Emozionante dopo la premiazione dei volontari della associazione e dei donatori sangue Anpas, la presenza come madrina della manifestazione della Signora Aurora Tataru arrivata appositamente dalla Romania. La signora Tataru è la madre di una ragazza ventenne di nome “ Dana” la cui storia è stata scritta in un libro che ha motivato il gemellaggio nel Settembre scorso, fra la Pubblica Assistenza di Porto Azzurro e quella di Genova Borzoli presente a Porto Azzurro con una rappresentanza dei suoi volontari. Un lungo applauso ha voluto ringraziare la presenza della signora Aurora e voluto ricordare la figlia “Dana” a cui è stato intitolato il nuovo mezzo fuoristrada di Protezione Civile della Pubblica Assistenza Porto Azzurro
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