Ringraziamo la Pubblica Assistenza
La Lettera:
Gentile direttore, chi Le scrive è un amante dell’Elba che usa trascorrere buona parte dell’anno il proprio tempo nella nostra isola. Non sempre le cose vanno per il verso giusto e, purtroppo, mia moglie ha avuto un serio incidente in mare per il quale abbiamo dovuto richiedere l’intervento del 118 e successivamente utilizzare l’ospedale di Portoferraio a causa della frattura di una vertebra.
I momenti che stiamo ora vivendo all’Elba non sono certamente da annoverarsi fra i migliori, però vorrei evidenziare taluni aspetti che, nella disgrazia, sono positivi e ringraziare quanti ci hanno dato e stanno dando una mano e un sostegno, anche psicologico.
Ringraziamo la Pubblica Assistenza di Porto Azzurro per la rapidità competenza ed estrema cortesia con cui ha effettuato il primo intervento in emergenza. Tramite loro ho avuto modo di verificare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di primo intervento esistenti all’Elba. Ritengo che l’opera di tanti operatori volontari sia preziosa e che meriti da parte dei cittadini e dei turisti un supporto, anche economico, che contribuisca a mantenere viva ed efficiente la rete di pronto intervento. Apprezzamenti per il presidente Aragona e un abbraccio affettuoso a Daniel e Maura che per primi ci hanno aiutato.
Spero che molti turisti possano leggere queste righe e desiderino, così come io ho fatto, dare il proprio contributo. Ringraziamo i dirigenti (o meglio, l’unico dirigente oramai rimasto, il dottor Gentini) e gli operatori tutti del reparto di ortopedia dell’ospedale di Portoferraio. Ho potuto toccare con mano le difficili condizioni in cui lavorano. La loro professionalità è apprezzata, la loro umanità e cortesia ci hanno sollevato.
Ortopedia è un reparto strategico all’Elba. Gi incidenti in mare sono purtroppo possibili, la presenza degli scogli accresce le situazioni di rischio già esistenti nelle normali condizioni di vita. Non è possibile lasciare un territorio, e per giunta un’isola, di 30mila abitanti che si decuplicano nella stagione estiva con un solo Reparto che svolge le funzioni di ortopedia e Medicina contemporaneamente, con un solo Medico e infermieri costretti a turnazione pesante. Mi auguro che la recente manifestazione raggiunga lo scopo di ridare all’Elba l’ospedale che merita. Mi unisco alle giuste richieste degli elbani: non si vive senza ospedale.
Cordiali saluti
Paolo Faggioni